La risposta a questa domanda richiede alcuni approfondimenti che vedremo tra poco, ma di base, la risposta è: con la giusta consulenza, no.
Esistono degli accorgimenti per evitare di essere influenzati dai cambi di prezzo del mercato dell’energia che di fatto, faranno la differenza sul bilancio a fine anno.
La prima cosa che penserai è: vabbè, per non subire l’oscillazione dei prezzi basta fare un contratto con il prezzo fisso (o come piace a molti ”bloccato”) per 12/24 mesi e potrai stare tranquillo.
Beh, cadresti in errore, mi spiace.
Cadresti in errore perchè con le giuste accortezze, un’ offerta a prezzo variabile può far rimanere parecchio denaro nelle casse aziendali a fine anno.
Probabilmente così su due piedi ti sembra assurdo, ne parliamo insieme a Francesco Cristiano nel libro “Maledette Bollette”che ti consiglio di acquistare qui:
Ma mi sento estremamente buono e voglio farti capire questo concetto fin da subito, gratis.
Normalmente quando spiego questa cosa del variabile e del fisso, faccio l’esempio del mutuo di casa, usando tasso fisso e tasso variabile.
Il tasso fisso, sappiamo che mi alza la rata rispetto ad un variabile, ma mi da la sicurezza di avere sempre lo stesso importo di spesa mensile. E su questo ci si riesce a regolare.
Il tasso variabile, mi crea delle oscillazioni che possono andare a far lievitare in alcuni mesi la mia rata.
Ora, i due mercati sono ovviamente diversi e mentre in quello immobiliare la mia rata può oscillare di qualche centinaio di Euro, in quello energetico parliamo di millessimi di euro o al massimo centesimi al kWh per l’energia elettrica o al metrocubo, nel caso del gas.
Perciò prendi questo paragone a scopo didattico senza entrare troppo con la mente nel mercato immobiliare che segue altri meccanismi.
Innanzitutto la prima cosa da fare durante un’analisi per un’Azienda è uscire dal discorso mensile.
Se hai un’azienda saprai di dover fare una proiezione di almeno 1 anno, 2 anni è l’ideale, 5 la perfezione.
Nel caso di energia elettrica si va a vedere l’indice PUN (prezzo unico nazionale) e la media delle oscillazioni che questo ha avuto negli ultimi 24 mesi.
Facendo questo controllo noterai che il prezzo medio, nel caso dell’energia elettrica, sarà almeno 1 o 2 centesimi sotto al prezzo fisso che ti è stato applicato per ogni fascia di consumo.
Se consumi 50.000kwh/annui siamo tra i 500 e i 1000€ in meno + iva.
Se consumi in meno o di più, lascio a te fare la proporzione.
Ci saranno sì, dei picchi mensili in cui il prezzo aumenterà, ma altri in cui calerà e quello che a te deve interessare è la media.
Sul gas vale lo stesso identico discorso, con la differenza che il prezzo varia di 3 mesi in 3 mesi.
Devo ora dirti la verità, prima ho mentito.
Con la giusta consulenza, si può ottenere ancora di meglio.
Devi sapere che è possibile ottenere dei prezzi fissi corrispondenti alla media, o addirittura al di sotto di questa.
Sì lo so, ti avevo appena smontato i prezzi fissi ma lasciami spiegare.
Questi possono andare bene se i contratti sono ad HOC, ossia creati appositamente per la tua Azienda.
Questo perchè i contratti ad HOC ben gestiti assicurano al fornitore un volume “sicuro” da parte tua e questo gli permette di venirti incontro riducendo marginalmente il suo guadagno, a patto che tu rimanga con lui un determinato periodo.
Ora però ci sono alcune cose che non ti ho detto a cui devi stare attento:
- Devi trovare il giusto fornitore che non inserisca oneri aggiuntivi che farebbero lievitare il prezzo.
- Che fatturi regolarmente secondo i tuoi reali consumi
All’interno del libro troverai questa e altre strategie che ti faranno capire e ti spiegheranno come ridurre i costi sulle fatture di luce e gas della tua Azienda dal 10 al 38% anche senza cambiare il tuo Fornitore. Puoi scaricare i primi 2 capitoli cliccando qui > https://www.maledettebollette.it/2_capitoli_free/
Tuttavia in alcuni casi è necessario cambiarlo il fornitore e, per farlo, hai bisogno di delegare la gestione delle tue utenze ad un Vero Consulente.
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