Afferra adesso i crediti di imposta messi a disposizione dallo Stato
All’interno del decreto-legge pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 21.03.2022 n. 67, D.L. 21.03.2022 n. 21 sono previsti alcuni aiuti per le aziende sui costi dell’energia e del gas il 12% sulla spesa della materia prima sull’energia e il 20% sul gas trasformati in crediti d’imposta per pagare tasse, IVA e contributi.
Sono queste le misure che il governo ha messo in campo per le aziende con contatori uguali o superiori a 16,5kW di potenza per andare incontro alle aziende in un momento davvero difficile, dovuto al caro energia.
Oggi le aziende sono nell’incertezza più totale e devono pensare non solo a come generare fatturato costantemente, ma in un periodo difficile come questo è anche importante capire come far fronte a tutti i costi, non ultimo, anzi forse uno dei primi, i costi energetici, che in questi ultimi mesi, per tutta una serie di vicissitudini, tra cui ultima la guerra in Ucraina, sono schizzati alle stelle.
Sicuramente questo decreto non salverà le aziende da un male che dovremo portarci dietro ancora per un po’ di tempo, quello dei costi energetici appunto, ma certamente, essendo un’opportunità, questa va presa assolutamente in considerazione per ridurre il più possibile le uscite di cassa.
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Alcune delle domande che mi vengono poste più di tutte, fra le tante e in questo periodo, in cui le fatture delle aziende stanno salendo alle stelle, sono:
“Ma Francesco, che fatture dovrò aspettarmi il prossimo mese?”
“Ma quando scenderanno i costi?”
Beh è sicuro che il panico generale non aiuta, ma in questa prima newsletter ho deciso di darti alcuni dati, che si riferiscono a come il mercato si muoveva in passato, a cosa è successo negli ultimi mesi del 2021 e cosa sta succedendo adesso. O meglio cosa è successo fino a Marzo 2022 ai prezzi dell’energia elettrica.
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Nel corso della “vita aziendale” di un imprenditore (piccolo o grande che sia) c’è un momento in cui ci si rende conto che non si può fare tutto da soli.
All’inizio sicuramente ci si mette sotto e si svolgono attività di ogni tipo, dalla contabilità alla produzione; dal contatto coi fornitori al comprare la cancelleria.
Insomma ci si occupa di tutto.
Poi mano a mano che il lavoro ingrana e l’azienda cresce ci si rende conto che alcune attività bisogna iniziare a delegarle per potersi dedicare a quelle attività che portano valore vero all’azienda stessa.
leggi tutto…Attenzione al “cambia-cambia” generale
Se da una parte non dimenticheremo il 2020 per tutto ciò che è accaduto, difficilmente dall’altra dimenticheremo la fine del 2021 (e l’inizio del 2022) che ha visto i costi delle materie prime schizzare alle stelle.
Tutto è aumentato (e di parecchio) partendo dalle materie prime e di conseguenza un crescendo di aumenti a tutta la filiera e in qualunque settore.
Infatti l’aumento delle materie prime e dei relativi costi di produzione hanno portato ad un aumento del prodotto finito in grado di mettere in seria difficoltà dal consumatore finale, alla piccola attività e alla PMI.
Molti hanno addirittura “mollato” e diverse aziende per le spese insostenibili hanno chiuso i cancelli o tirato giù la serranda per non aprirla più.
Fermo è sbagliato
Ci sono talmente tanti fornitori sul mercato libero che non solo è difficile scegliere, ma non solo. É anche difficile fidarsi a chi affidarsi.
Perdona il gioco di parole, ma è così.
L’essere umano per condizione naturale, quando viene posto di fronte a cotanta scelta, resta fermo. É una sorta di autoprotezione dell’inconscio.
Di fatto il NON muoversi, cioè non valutare proposte di cambio fornitura di luce o gas non è detto che sia un bene.
Con la giusta consulenza si può intraprendere la giusta direzione e soprattutto, far rimanere tanti euro nelle casse della tua azienda.